Corpo dell'Arsenale di Venezia
Il Corpo dell’Arsenale era composto dai migliori uomini reclutati nella fabbrica dell'Arsenale, avevano compiti specifici, si erano meritati il glorioso titolo di famiglia prediletta, per i loro servigi resi alla Serenissima, a loro era affidata la custodia di tutti i luoghi della città più ragguardevoli e più importanti. Quando i patrizi si riunivano nel Maggior Consiglio era una porzione di questo reggimento che forniva di guardie il palazzo, anche esso sempre sotto la loro custodia.
Un drappello di loro custodiva durante la notte la pubblica piazza, il tesoro di San Marco, e quei due serbatoi di ricchezza pubblica che erano il Banco e la Zecca.
L’Arsenale stesso fondamento primario della nostra potenza marittima era affidato alla loro fede.
Erano duecento uomini che tutta la notte vigilavano la città dentro e fuori le sue mura, ma la loro opera diventava indispensabile in caso di incendio non solo in Arsenale ma anche nella città tutta, tanto che solo gli arsenalotti avevano il compito di domare gli incendi essendo addestrati in merito.
Agli arsenalotti veniva dato l’onore ad ogni elezione di Doge di scortarlo mentre si recava a prendere il possesso del trono, e il giorno della festa dell’ Ascensione erano loro che scortavano il Doge mentre andava a effettuare la cerimonia dello sposalizio del mare.
Vi era una regola bizzarra al cospetto del Doge, gli arsenalotti non potevano usare la loro favorita acclamazione ossia Viva San Marco.
Un ufficiale di picchetto, doveva a turno di 15 giorni dormire in Arsenale, custodirne le chiavi d’ingresso, dei magazzini, delle officine e doveva eseguire una ronda notturna per ispezionarne le guardie: egli non poteva assentarsi nemmeno durante una seduta del Maggior Consiglio.
La loro uniforme era probabilmente uguale a quella dei bombardieri, quindi di colore verde con mostre rosse, anche se non si hanno notizie precise in merito, perché venivano usati più abiti per le varie occasioni, potevano essere anche di colore blu con mostre gialle, nel 1796 il reggimento era comandato dal colonnello Molari.