Esercito Veneziano

16° Reggimento Treviso 1797

STORIA

Le sorti della storia hanno reso difficile farsi un' idea esatta dell' esercito veneto durante tutte le epoche,ma sopratutto nella fine del 1700,quando l' invasione napoleonica distrusse e assorbi tutto quello che restava delle forze armate venete,compresa la memoria Verso la fine del 1700 il senato iniziò a riorganizzare l'esercito della Repubblica serenissima di S. Marco con concetti più pratici e moderni. La serenissima nel 1788 disponeva di un esercito composto da circa 30.000 unità con possibilità di aumentarne il numero attraverso l' utilizzo delle milizie locali definite anche cernide.

L' Infanteria veneta era organizzata con: 18 reggimenti di linea, 10 reggimenti nazionali più una di compagnie sciolte. I territori dove venivano dislocate le truppe dell'infanteria veneta erano divisi in riparti: la Terra ferma con la Lombardia-veneta che comprendeva le città di Bergamo, Brescia, Salò e Crema,il veneto con le sue province, e il friulano sino al confine carnico. Vi era poi il riparto della Dalmazia che comprendeva:l' Istria, parte della Croazia,la Dalmazia e l'Albania veneta, il riparto del Golfo con le fortezze alle bocche di Cattaro, ora comprese nel Montenegro ed infine il riparto di Levante con le isole Greche quali Corfù, Cefalonia, la Morea, Candia e altre minori; E’ molto importante ricordare che tutte queste località sono rimaste sotto il vessillo di S. Marco mediamente 350 anni.

I Reggimenti Veneti venivano riconosciuti con il nome del colonnello che li comandava, a parte gli ultimi quattro che presero il nome dalle città di provenienza: 15 regg. Rovigo ,16 regg. Treviso, 17regg. Padova e 18 regg. Verona, vi erano poi il Reg. Veneto Real, gli Oltremarini detti Schiavoni, la cavalleria con i Dragoni e i Croati a cavallo,i Corazzieri, il Reg. Artiglieri e Bombardieri, il Genio militare, le cernide o craine truppe queste territoriali a ferma volontaria ed infine la gloriosa marina da guerra veneziana.

Il reclutamento della truppa veneta avveniva nei mesi di novembre, dicembre e gennaio ed era curata dai capileva, la ferma massima era di 6 anni portata successivamente a 9, i requisiti richiesti alle reclute erano: avere un età compresa fra i 16 e 40 anni,un'altezza non inferiore al metro 60, essere di fede cattolica e soprattutto non dovevano aver riportato nessuna condanna penale.

La paga mensile era di 8 ducati per il sargente e 4 ducati per il fante. Vi erano due Accademie per la formazione degli ufficiali veneti: a Zara per la Marina da guerra gli Oltremarini (Schiavoni)e la cavalleria Croata,e Verona per l'Artiglieria ,Fanteria,Genio e Cavalleria.

I corsi prevedevano 6 anni di studio.I gradi presenti nel esercito veneto erano i seguenti: Feldmaresciallo che fu assegnato una sola volta allo Schulenburg per l'eroica difesa di Corfù contro l'esercito turco. massimo grado dell'esercito veneto era Tenete Generale paragonabile all'attuale capo di stato maggiore, seguito dal Sargente Maggiore di battaglia suo aiutante di campo e di collegamento. Vi erano poi 4 Sargenti generali, divisi rispettivamente per la Terraferma, la Dalmazia, il Golfo e il Levante, un grado particolare che spettava solo ai nobili di terraferma, era il Brigadiere Generale che a sue spese doveva mettere in armi 100 uomini a cavallo. I gradi continuavano poi con colonnello, tenente colonnello, capitano e tenente, tuttora presenti negli eserciti.

Pochi conoscono le grandi battaglie combattute nel 1700 dell’esercito veneto, basti ricordare la battaglia di Corfù del 1716-1717 dove 70.000 turchi dell'esercito ottomano, tentarono di conquistare l'isola allora presidiata da circa 5.000 fanti veneti, qui alla fine dell' assedio gli ottomani lasceranno sul campo oltre 5.000 morti e 20 vessilli contro gli appena 400 morti veneziani o la spedizione navale nel 1784 condotta dall'ammiraglio Angelo Emo contro i Bei di Tunisi finita con il bombardamento del forte di Susa. Una gloriosa pagina di storia veneta fu scritta nel 1797 con la sommossa popolare conosciuta con il nome di Pasque Veronesi dove la città Verona e l'esercito veneto diedero prova del loro valore combattendo contro il nemico giacobino francese. A San Massimo(Vr)contro i napoleonici, la truppa veneta al comando del Colonnello Ferro composta da 500 fanti del 16° Reg. Treviso, 250 Dragoni a cavallo e un Reg. di Schiavoni (Reg. Medin) riuscì a fermare l’avanzata francese e dopo sanguinosi combattimenti rientrò a Verona con 150 prigionieri. Altre importanti battaglie furono, quella di Desenzano (Bs) dove il Generale Maffei dopo una vittoria iniziale dovette ripiegare verso Verona, quella di Salò (Bs) dove anche qui l’esercito veneto diede prova del suo valore contro i napoleonici.